Trasporti nazionali e transnazionali: L’UE cambia le regole

Giugno 11 2018
Il cabotaggio e il distacco transnazionale degli autisti

Quando si parla di trasporti nazionali e transnazionali spesso si sottovaluta la componente umana. Dietro ad ogni trasporto infatti si celano persone che lavorano, ogni ora del giorno, per rendere il tutto possibile nei tempi prestabiliti.

La Commissione Trasporti dell’Unione Europea (Tran), ha recentemente approvato delle norme per garantire la lotta alle pratiche illegali e il miglioramento delle condizioni di lavoro. L’Unione è intervenuta su temi quali il cabotaggio, il distacco transnazionale degli autisti e l’orario di lavoro. Ora queste norme, per divenire legge, dovranno ottenere il consenso del Parlamento, ma un passo in quella direzione è già stato fatto, vediamo di che cosa si tratta e come le cose potrebbero cambiare.

Il cabotaggio e il distacco transnazionale degli autisti

Con il termine “cabotaggio” si intende, nell’ambito dei trasporti, l’esecuzione di trasporti in un Paese membro (anche solo dello Spazio Economico) dell’Unione Europea differente da quello da cui proviene ed è stabilito il trasportatore. Con “distacco transnazionale” invece si definisce la situazione nella quale un datore di lavoro (il distaccante) mette temporaneamente a disposizione di un secondo soggetto (il distaccatario) uno o più lavoratori (i distaccati) per un’attività lavorativa ben precisa e sottoscritta da un contratto tra le due parti. Ciò può avvenire sia nell’ambito dello stesso paese (in questo caso si parla semplicemente di “distacco”) oppure tra due paesi dell’Unione Europea (“distacco transnazionale”, appunto). Con le nuove norme l’autista “distaccato” avrà diritto alla “parità di retribuzione per stesso lavoro” e quindi in caso di cabotaggio, una volta varcata la frontiera, il lavoratore verrà retribuito in base alle regole del paese ospitante. Ciò non si verificherà invece nel caso di trasporti internazionali, dove la retribuzione rimarrà quella prevista dal paese d’origine.

Orario di lavoro e maggiori controlli

Il lavoro dell’autista è duro e richiede completa concentrazione per molte ore consecutive. Perciò la Commissione ha proposto un incremento delle leggi vigenti che regolano l’orario di riposo dei lavoratori. Non solo quindi dovranno fermarsi una volta che avranno raggiunto il numero di chilometri prestabiliti, ma avranno diritto ad un riposo settimanale ogni tre, prevedendo dunque l’inserimento di turni e la possibilità, per gli autisti, di raggiungere le loro case qualora lo volessero. Saranno inoltre incrementati i controlli su strada, in modo da evitare il maggior numero possibile di attività illecite, relative anche all’orario di lavoro. Affrontato anche il discorso delle “letterbox”, ovvero quelle società che sono legalmente registrate in un paese (per far fronte a minori spese) ma a tutti gli effetti operano in un altro Stato. Dovranno infatti necessariamente avere un’attività in corso nel paese in cui sono presenti legalmente.

Lavorare, come fa Autotrasporti Rosini, nell’ambito dei trasporti nazionali e transnazionali, come internazionali, richiede professionalità e attenzione, perciò un’attenta supervisione da parte degli stati e dell’Unione Europea stessa per salvaguardare gli addetti ai lavori è necessaria e dev’essere sempre presente.

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